SUCCO DI BABOSA CONTRO IL CANCRO

 

1) Ingredienti:

 

a) Mezzo chilo di miele d'api (puro, naturale)

b) da 40 a 50 ml (da 5 a 6 cucchiai) di bevanda distillata (whisky o rum o cognac o grappa, tutti naturali);

c) foglie di aloe arborescens: due o tre o quattro o cinque o più, tali che, in linea indiana, si avvicinino ad un metro di lunghezza. Se alla fine supera il metro, non preoccuparti, poiché l'aloe non è una pianta tossica. Non dimenticare che l'aloe è il più importante degli elementi con ingrediente attivo contro il cancro.

 

2) Procedura

Rimuovi le spine dai bordi delle foglie, così come la polvere che la natura può arrivare lì.

Depositare usando un panno o una spugna puliti. Taglia le foglie senza rimuovere la corteccia, gettandolo nel frullatore, insieme al miele e al distillato scelto. Frullare bene, almeno 2 minuti alla massima velocità. E’ il preparato, sarà pronto per il consumo. Non cucinare o filtrare.

Se conservato in frigorifero, avvolgere la bottiglia in una confezione scura o in vetro colorato (ambra).

Comunque fuori dal frigorifero non si acida.

 

3) Posologia

Prendi un cucchiaio da circa 10 a 20 minuti prima di colazione, pranzo e cena.

Agitare la bottiglia prima di versarne il contenuto. (Se la persona non ha il cancro, prendere per 10 giorni

come preventivo, una volta all’anno, l'intero contenuto del flacone. Se il problema è il cancro, dopo prima dose, sottoporsi a esami medici. Il risultato delle analisi indicherà l'atteggiamento appropriato. Se non c'è stata cura o miglioramento, l'operazione deve essere ripetuta, osservando un breve intervallo (al massimo sette giorni). Tale procedura (ripetere la dose) deve essere eseguita il maggior numero di volte possibile necessario per eliminare il male. Solo dopo le prime tre o quattro bottiglie senza successo dovrebbe essere usata una doppia dose, cioè due cucchiai prima di tre pasti, come abbiamo avuto casi di persone che, anche in modo terminale, con un più flaconi e due cucchiai prima di mangiare, è riuscito a sbarazzarsi del male.

 

(da “Cancer tem cura” di Frei Zago – edizione XXI)